Agenesia

Agenesia

Si definisce agenesia dentaria o dentale l’assenza congenita di uno o più elementi dentali.
L’agenesia è per definizione una patologia che riguarda il follicolo dentale (struttura embrionale da cui si formerà il dente), il quale può subire differenti processi morbosi che ne impediscono la formazione. Il follicolo può non formarsi per difetto genetico (per mancata invaginazione e specializzazione della lamina epiteliale dello stomodeo) oppure la sua formazione iniziale può essere abolita da fattori esterni, rappresentati principalmente da traumi, processi infettivi, carenze nutrizionali (avitaminosi), o da fattori interni, come patologie neuroendocrine (ipopituitarismo) ed esposizione a tossici ambientali (es. diossine, bifenili policlorinati).

L’agenesia totale della dentizione decidua viene definita agenodonzia e rappresenta un evento rarissimo nella specie umana. Essa comporta l’assenza totale anche della dentatura permanente, definita come ablastodonzia (la dentatura permanente si forma infatti per la presenza del cosiddetto gubernaculum dentis, struttura embriologica derivante dal follicolo dentale deciduo, per cui un’agenesia decidua comporta sempre l’agenesia del corrispettivo dente permanente). L’agenodonzia e l’ablastodonzia costituiscono due entità cliniche di eccezionale rilievo e si associano sempre ad altre patologie all’interno di gravi sindromi genetiche.

Agenesia - Cristiano RonaldoLe agenesie parziali possono essere simmetriche oppure casuali e vengono classificate in base all’assenza di un numero di denti che può essere superiore o inferiore al numero di denti presenti solitamente all’interno di una emiarcata. Vengono definite come oligodonzie e ipodonzie: l’oligodonzia è l’assenza di un numero di denti superiore alla metà della rispettiva dentizione, si riconoscono pertanto oligogenodonzie, assenza di oltre 10 denti nella dentizione decidua (normalmente infatti la dentizione decidua è costituita da 20 elementi dentali) e oligoblastodonzie, assenza di oltre 16 denti nella dentizione permanente (normalmente costituita da 32 elementi dentali); le ipodonzie si possono definire come l’assenza di un numero di denti inferiore alla metà della rispettiva dentizione, si riconoscono pertantoipogenodonzie, assenza di numero di denti inferiore a 10 nella dentizione decidua, e ipoblastodonzie, assenza di un numero di denti inferiori a 16 nella dentizione permanente.

 

 

Anche le agenesie parziali costituiscono dei reperti clinici di rara osservazione e per lo più legate a sindromi malformative come:

  • Agenesia - Zac Efron– la sindrome di Crouzon, caratterizzata da craniosinostosi (ossificazione precoce delle suture craniche che causa gravi alterazioni cranio-scheletriche), ipoplasia mascellare (ridotta crescita delle ossa mascellari), ipertelorismo (aumento dismorfico della distanza tra i globi oculari) e ipodonzia,
  • – la sindrome di Down o trisomia del cromosoma 21, caratterizzata da ipoplasia mascellare, ritardo mentale, anomalie cranio-facciali e ipodonzia;
  • – la sindrome di Ellis-van Creveld, caratterizzata da nanismo, polidattilia (6 o più dita per mano o piede), malformazioni cardiache e ipodonzia.

Di frequente riscontro, invece, risultano le agenesie singole, cioè l’assenza di un tipo di dente mono o bilateralmente: gli elementi dentali che più frequentemente risultano agenetici sono (in ordine di frequenza) l’incisivo laterale superiore, il terzo molare inferiore e i secondi premolari superiori; l’agenesia singola è un processo che interessa sempre gli ultimi elementi della serie dentale (es. l’incisivo laterale superiore rappresenta l’ultimo elemento della serie degli incisivi così come il terzo molare rappresenta l’ultimo elemento della serie molare).

Le agenesie totali e parziali causano seri problemi ortognatodontici derivanti dalla riduzione della dimensione verticale, dall’alterazione delle classi dento-scheletriche e dalla difficoltosa terapia protesico-riabilitiva.

Uno studio correla le agenesie nel sesso femminile con una aumentata incidenza di cancro alle ovaie.